Non è facile trovare a Roma le triglie di scoglio, ma quando le trovo le compro e questa volta ne ho fatto le triglie alla livornese.
Un secondo piatto di pesce davvero gustoso e facile da preparare.
Triglie, pomodori, prezzemolo ed aglio i semplici ingredienti.
Una ricetta tradizionale negli ingredienti base che trova tantissime varianti nel modo di cucinare il pesce.
La ricetta originale delle triglie alla livornese vuole le triglie fritte prima di metterle nel pomodoro, ma c’è chi le infarina prima di friggerle, chi non le frigge proprio e le cuoce in poco olio prima di ricoprirle di pomodoro.
Altri infarinano le triglie, le passano in una teglia con olio e aglio e, appena calde, le girano e le condiscono con sale, pepe, prezzemolo tritato e poi aggiungono la salsa di pomodoro bella ristretta.
C’è chi, infine, cuoce le triglie, non infarinate, nella salsa di pomodoro cospargendole di prezzemolo tritato con un pezzetto di aglio al momento di portarle a tavola.
Su una cosa però tutti concordi: le triglie alla livornese si servono direttamente nel tegame di cottura (tradizione vuole sia di coccio) senza muoverle.
La carne delle triglie è magra, ricca di nutrienti e molto digeribile.
Poco grassa, la triglia è invece fonte di proteine ad elevato valore biologico, acidi grassi omega-3 (quelli che fanno bene al cuore), fosforo e vitamine del gruppo B.
Differenza fra triglie di scoglio e triglia di fango
Per sapere cosa cercare e per capire se il prezzo è quello giusto, vi allego due bellissime immagini trovate sul web molto esplicative. In tutti e due i casi sono di piccola taglia e vanno maneggiate con cura perchè si rompono facilmente.


Le triglie di scoglio tipiche del Tirreno e Sicilia sono più pregiate e costano di più ( fino a €25/Kg contro un massimo di € 10,00 per le triglie di fango il cui habitat unico è l’Adriatico) e hanno differenze ben nette anche all’osservazione.
Le prime hanno una colorazione tendente più al rossastro e una serie di bande giallo dorato sia lungo i fianchi che sulla dorsale; colori più spenti del corpo e monocolori le pinne nelle triglie di fango.
La triglia è un pesce che deperisce rapidamente quindi va acquistata freschissima e, per la delicatezza delle sue carni, sarebbe meglio non congelarle per non far perdere coonsistenza alla carne.
Un neo ce l’hanno…hanno tante lische e, quando cucinate intere come in questa ricetta, la caccia alle spine è d’obbligo! Fatele pulire dal pescivendolo e magari voi, a casa, tagliate le lische laterali con le forbici.
Vi lascio alla Ricetta delle triglie alla livornese (non le ho fritte)
INGREDIENTI
- 4 triglie di scoglio piccole
- 400 g pomodori da sugo
- 1 spicchio d'aglio
- 1 manciata prezzemolo
- 1 piccola costa di sedano
- olio extravergine di oliva
- pepe nero macinato di fresco
- sale
PROCEDIMENTO
- Tritate l'aglio e la costa di sedano con la metà del prezzemolo; fate soffriggere il battuto con un filo di olio extravergine di oliva quindi unite i pomodori pelati e spezzati. Per spellare più rapidamente i pomodori tuffateli per 2 minuti in acqua portata a bollore. Scolateli, raffreddati sotto il getto di acqua fredda e, praticando un taglio sulla pelle, questa verrà via in un attimo. Salate e pepate i pomodori già nel tegame, irrorateli con un filo di olio extravergine di oliva e cuoceteli per 15' o fino ad avere una salsa abbastanza ristretta.
- Decidete come cuocere le triglie …io ho scelto di metterle nel tegame con la salsa né fritte né infarinate. Abbassato la fiamma e cotte giusto per 5' senza girarle… tendono a rompersi molto facilmente! Per capire quando sono cotte osservate l'occhio che deve esser bianco o provate a scostare la pelle dalla carne. Se lo fate facilmente la cottura è al punto giusto. Tritate il restante prezzemolo e distribuitelo sulle triglie. Portate a tavola subito, direttamente nel tegame!
Questo è il periodo in cui sui banchi di pesce compare anche il pesce san pietro, dalle carni pregiate e saporitissime perfetto per essere cucinato in guazzetto o al forno in crosta di patate.