I tortelli di marmellata sono dolci emiliani tipici nei giorni di Carnevale.
Una ricetta facile e veloce con l’impasto di una frolla aromatizzata dalla scorza di limone e un liquore tipico emiliano dal forte tenore di anice, il Sassolino .
Il tutto ravvivato al morso da un ripieno di marmellata.
E dopo le castagnole, le frappe ed i Krapfen di Iginio Massari, le frittele di Donna Hay, oggi propongo un dolce carnevalesco non fritto. Una ricetta della tradizione, di quelle di cui probabilmente ne esistono mille varianti passando di famiglia in famiglia.
Questi tortelli si trovano nella pasticcerie emiliane nel periodo di carnevale, già confezionati e belli caldi, e gli studenti ne fanno man bassa inzuppandoli in grandi tazze di latte.
Tradizionalmente si usa la marmellata di amarene, ma possono essere utilizzate anche quella di pesche o di albicocche. Ho fatto i tortelli di marmellata con la marmellata di pesche tabacchiere, particolarmente profumate.
Unico accorgimento che mi sento di suggerirvi, scegliete una marmellata bella soda in modo che non coli e durante la chiusura dei tortelli e durante la cottura.
Garantisco che i tortelli di marmellata sono un dolcetto leggero, da inzuppo sicuro e davvero uno tira l’altro. Uno di quei dolci poco dolci che adoro. E se siete stanchi delle solite castagnole e/o frappe sono certa che farete felici grandi e piccini.

Potete ricavare i vostri tortelli, una volta tirata la frolla belle fredda di frigorifero, utilizzando il classico stampo dedicato o anche un normale coppa pasta o ancora la forma che preferite. Ovviamente dalla dimensione del vostro stampo dipenderà il numero di tortelli che ricaverete. Ho usato un coppa pasta tondo da 8 cm di diametro e, con la metà della dose che indico, ho ricavato circa 25 tortelli.
Nei tempi di preparazione che indico non è compreso il riposo della frolla in frigorifero.
L’aggiunta del liquore Sassolino è ovviamente facoltativa, così come quella della scorza di limone. Ho aggiunto dell’ottimo Marsala – amo poco l’aroma dell’anice – e vi consiglio vivamente di non omettere il limone, regala all’impasto un aroma ed una freschezza impareggiabili.

Tortelli di marmellata (ricetta di Carnevale tipica emiliana)
Ingredienti
- 550 g farina debole (W 160/170)
- 250 g zucchero semolato
- 150 g burro freddo di frigorifero
- 3 uova
- 1 limone la scorza
- q.b. Sassolino facoltativo
- 8 g lievito per dolci
- q.b. vino bianco se serve
- 250 g marmellata densa è meglio
- q.b. zucchero a velo
Procedimento
- Versate sulla spianatoia la farina setacciata insieme al lievito, la scorza del limone grattata e lo zucchero semolato; fate la classica fontana.Unite il burro freddo di frigorifero ridotto a pezzetti e lavorate il tutto piuttosto velocemente con la punta delle dita fino ad ottenere un impasto sbriciolato.Aggiungete ora le uova e 2 o 3 cucchiai di liquore, se lo usate.Impastate bene tutti gli ingredienti sino ad ottenere un impasto omogeneo. Se dovesse risultare troppo sodo e/o duro aggiungete un goccio di vino bianco. Ho fatto tutto con la planetaria aggiungendo gli ingredienti nella stessa sequenza.
- Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente e riponete in frigorifero per un'oretta.
- Trascorso il tempo stendete l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato fino a ricavarne uno spessore di mezzo cm circa.Ritagliate ora i vostri tortelli con lo stampo che preferite ed appoggiate al centro di ciascuno un cucchiaino abbondante di marmellata.Chiudete i tortelli in modo da ottenere delle mezzelune premendo bene i bordi per sigillarli.
- Disponete via via i tortelli un pò distanziati fra loro su di una placca ricoperta di carta forno.Infornate in modalità statica a 180° già raggiunti e cuocete per 20 minuti circa. Alla fine risulteranno dorati, ma ancora morbidi. Induriscono raffreddandosi.Estraete le teglie dal forno lasciate raffreddare bene i tortelli di marmellata e spolverizzateli con zucchero a velo.Gustateveli e Buon Martedì Grasso!
Da Le Ricette regionali Italiane; un libro di cui la mia mamma era gelosissima. Non me lo ha mai prestato 😉 e quando mi serviva una ricetta, un chiarimento o un consiglio me li leggeva e dettava lei per telefono.