Se dico torta bilbolbul ti viene in mente niente?
Io ritorno a quando ero piccola e risento la voce di mamma che spessissimo ci diceva “ho fatto la torta bilbobul”sapendo di renderci felici. Ne andavamo matti tutti!
Buona, cioccolatosa, appagante e golosa. Intensa, amara ma dolce, compatta ma friabile, perfetta per uno spuntino ma anche per accompagnare una tazza di latte o di tè.
Oggi, sfogliando il quaderno delle sue ricette, ho ritrovato questa torta e mi ci sono soffermata perchè la ricetta è curiosa, a partire dal nome.
Nella mia testa di ragazzina la chiamava lei così, tanto per farci divertire. Nella mia testa di adulta e curiosa sono andata a cercare in rete se esistesse la bilbolbul.
La prima grande sorpresa: la ricetta è nello storico libro di Ada Boni “Il talismano della felicità” ( ho controllato, c’è 😉 ).
La seconda grande sorpresa: mamma non ha sbagliato nulla di quello che mi sembrava strano: la torta bilbolbul è senza burro e senza uova, ma con una generosissima quantità di zucchero. Provare per credere nella sofficità, nella leggerezza, nella completezza, nella bontà di questa torta! Affatto dolce stucchevole.
La perfetta torta da credenza, cioccolatosissima, facilissima e velocissima da fare. Richiede solo una ciotola in cui miscelare gli ingredienti, mescolare neanche troppo e trasferire nello stampo.
Senza trucco e senza inganno. Capisco, oggi, perchè era diventata la torta di sempre quando eravamo piccoli.
L’ho lasciata così, nella sua semplicità ed essenzialità, ma nulla ti vieta di coprirla di zucchero a velo o di accompagnare una fettina di dolce con della panna montata o una pallina di gelato.

…un pò di storia…
Curioso come me di sapere qualcosa su questa torta? La ricetta appare per la prima volta nel 1929 ne Il talismano della felicità e pare che il nome derivi dal primo fumetto italiano che aveva come protagonista un ragazzo africano di nome BilBolBul.
Pensa, la torta nasce come una ricetta economica, semplice, da tutti i giorni, con ingredienti comuni di una dispensa. Oggi potrebbe vantare il fatto di essere senza burro e senza uova e di poter diventare vegana a tutti gli effetti; basta sostituire il latte vaccino con un latte di soia o di mandorle.
Ti lascio alla ricetta della torta bilbolbul
Come tutte e ricette di una volta poche sono le indicazioni sui tempi e modi di cottura. Ho cotto con il forno a 180° per circa 30′.
La superficie della torta deve diventare un pò dura, mentre l’interno morbidissimo. Vale sempre la prova stecchino. Non lasciare troppo la torta in forno perchè l’interno non si deve asciugare.
La ricetta prevede la scorza grattata di un arancio… ancora a Roma gli aranci non li ho visti, ho usato quella di un limone.
E… se ami il cioccolato non lasciarti sfuggire i muffins al doppio cioccolato, i cookies al cacao, l’intramontabile caprese al cioccolato o i delicatissimi sablées al cioccolato.
COSA SERVE
- stampo da plumcake 22 cm di diametro
INGREDIENTI
- 200 g farina 0
- 250 g zucchero semolato
- 100 g o cacao amar
- 2 g cannella in polvere
- 1 arancio la buccia
- 4 g cremar tartaro
- 4 g bicarbonato
- 250 ml latte
PROCEDIMENTO
- Accendi il forno a 180° . Imburra e spolvera di pangrattato lo stampo. Setaccia in una ciotola la farina, il cacao, il cremar tartaro, il bicarbonato e la cannella. Unisci lo zucchero e la scorza grattata di un arancio. Mescola un pò quindi unisci il latte mescolando per amalgamare il tutto. Non lavorare troppo il composto.
- Trasferisci nello stampo ed inforna. Cuoci per circa 30' senza preoccuparti se la superficie della torta diventa un pò dura, deve essere così. Vale la prova stecchino e magari negli ultimi minuti testa spesso il grado di cottura dell'intento che deve essere si asciutto ma non troppo secco.E' buonissima!