Il tonno di coniglio perché non basta mai alla mia curiosità e al mio piacere di creare qualcosa, perché l’home made ha una suo fascino particolarissimo. Bisogna amarlo per apprezzarlo nelle sue mille sfaccettature.
Perché avere quesi vasetti in casa al momento giusto è la cosa che più da soddisfazione.
No, non è pesce, non è tonno, ma una particolarissima ricetta che ha le sue origini nel Monferrato, quando l’esigenza di “conservare” era fortissima e non come il consumismo e lo spreco che contraddistinguono la nostra epoca.
Non è questo però lo spirito che mi ha stuzzicata a preparare il tonno di coniglio, ma la curiosità – mi ispirava tantissimo – di assaggiare quella carne bianca, morbida, profumata, aromatica e saporita.
Siamo dei grandissimi consumatori di tonno in scatola, fa da jolly in mille ed una occasione. Da un sugo per la pasta, ad un secondo caldo o per arricchire un’insalata. Per le prossime volte avremo qualche barattolo di tonno di coniglio che farà da salva cena dell’ultimo minuto o una chicca da offrire ad un amico.
Si chiama tonno di coniglio perché, macerando per qualche giorno, la carne diventa tenera come quella del tonno

Note alla ricetta:
Non è assolutamente difficile, non è affatto laborioso. Richiede solo disponibilità di tempo per stare in casa che, nell’inverno che avanza, non mancherà. Senza eccessivo impegno. La cottura richiede circa un’ora o poco e poi il raffreddamento nell’acqua di cottura altrettanto.
Il piatto nasce per essere mangiato subito, o meglio, dopo almeno 48 di macerazione della carne, ma nulla vieta che, come me, vi piaccia farne una conserva.
Dovrete allora procedere alla pastorizzazione dei barattoli prima di riempirli e alla pastorizzazione poi dei barattoli una volta riempiti. Ne vale assolutamente la pena!
Ho usato l’olio extravergine di oliva ma se cercate un sapore meno intenso potete sostituirlo con olio di oliva.
Il tonno di coniglio, se non invasato e pastorizzato, si mantiene in frigorifero anche 10 giorni.
INGREDIENTI
- 1 1 coniglio intero pulito kg 1,6 circa kg 1,5
- 1 cuore di sedano
- 1 cipolla
- 3 o 4 chiodi di garofano
- 1 mazzetto aromatico (prezzemolo, salvia, origano, rosmarino, alloro e timo)
Condimento e conservazione:
- olio extra vergine di oliva
- 20 foglie di salvia
- 4 spicchi d'aglio
PROCEDIMENTO
- Separate le interiora e la testa se il macellaio ve le ha lasciate. Potrete usarle per insaporire il sugo per un piatto di pasta.
- Portate a bollore in una capiente pentola tanta acqua quanto basta per la contenere il coniglio. Aromatizzatela con il sedano, carota e la cipolla – steccata con i chiodi di garofano – tagliati in 3 o 4 pezzi ed il mazzetto aromatico. Dopo circa 10 minuti di bollore immergete il coniglio, salate, coprite e riportate a bollore l'acqua. Cuocete mantenendo un bollore non eccessivo fino a quando la carne sarà tenera e tenderà a staccarsi dall'osso. Occorrerà un'oretta o poco più. Spegnete la fiamma e lasciate stiepidire il coniglio nella sua acqua di cottura. Quando il coniglio è tiepido spolpatelo cercando di ricavare dei pezzi non eccessivamente piccoli ( io forse li ho fatti troppo piccoli).
Se mangiate subito il tonno di coniglio:
- Versate un filo di olio extra vergine di oliva sul fondo di una capiente ciotola, distribuite alcuni pezzi di carne quindi coprite con i pezzi di aglio sbucciato e le foglie di salvia. Ancora olio e poi carne e aromi sino a finire gli ingredienti. Lasciatete riposare così la carne in frigorifero per almeno 48 ore. Gustate il tonno di coniglio dopo averlo lasciato a T ambiente un paio d'ore.
Se volete conservare il tonno di coniglio:
- pastorizzate i barattoli nel forno a 100° per 30 minuti. Lasciateli raffreddare sempre nel forno. Versate sul fondo del barattolo l'olio, procedete quindi alternando la carne, l'aglio e la salvia e l'olio extravergine di oliva sino ad esaurimento degli ingredienti.Riempite i barattoli sino ad 1 cm dal collo avendo cura di pressare bene il contenuto ed eventualmente aggiungere altro olio perché la carne ne sia completamente ricoperta. Lasciate "decantare" così i barattoli per almeno due ore e prima di chiuderli aggiungete eventualmente altro olio. Potete anche scostare delicatamente la carne dai lati dei barattoli in modo da far filtrare bene l'olio. Chiudete con il tappo a vite.Trasferite i barattoli in una capiente pentola, ricopriteli con acqua fredda almeno due dita sopra i coperchi e distanziateli, se serve, con degli strofinacci puliti. Non sbatteranno uno con l'altro. Portate a bollore l'acqua e fate sobbollire per almeno 30 minuti. Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare completamente i barattoli nell'acqua prima di conservarli in luogo asciutto.