fatti in casa sono speciali!
E’ proprio il caso di dirlo: “finisce tutto a tarallucci e vino” . E questa volta i taralli all’olio extravergine di oliva li facciamo insieme a casa.
Si perché non c’è momento della giornata che adoro di più di quello dell’aperitivo in serata. Ora, con questo caldo anticipato, un bicchiere di vino bianco fresco e due o tre di questi taralli ci stanno davvero bene.
E sapete? Sono davvero semplici da preparare, ma maledettamente buoni.
L’importante che le materie prime siano di qualità.
E se è vero che i taralli all’olio extravergine di olivaposso anche essere arricchiti da semi, peperoncino, cipolla secca, origano, così “nature” sono spaziali.
Ottimi semplicemente con un bicchiere di vino, i taralli all’olio extravergine di oliva accompagnano bene salumi e formaggi. Uno tira l’altro, sempre.
E …non vi racconto la soddisfazione nell’assaggiare questi taralli fatti in casa…croccanti e fragranti come quelli comprati e so cosa ho usato per prepararli. Non è da poco!
Taralli pugliesi, taralli calabresi, taralli siciliani, partenopei o della Basilicata.
Le differenze nella grandezza – quelli pugliesi più piccoli – e nella presenza di strutto piuttosto che di olio extravergine di oliva. Con o senza lievito di birra.
Mi si confà, ovviamente, di più la ricetta dei taralli all’olio extravergine di oliva, quelli pugliesi. I più semplici, i più leggeri ed essenziali. Detti anche tarallini perché più piccoli.
Doppia cottura anche per i taralli come per i bagels.
Prima sbollentati in acqua fino a quando riaffiorano e poi infornati per dar loro quella chiara e bella doratura. La doppia cottura, anche qui, consente di ottenere quella loro tipica croccantezza e fragranza.

Qualche curiosità:
Esiste molta incertezza sull’origine della parola “taralli:
c’è chi sostiene discenda dall’etimo greco “daratos” (sorta di pane), chi a favore del termine l latino “torrère” (abbrustolire), chi dall’italico “tar” (avvolgere)e ancora dal francese “tora”(essiccatoio)
Se sbirciate su wikipedia vi rendete conto di quanti tipi diversi di taralli esistono a seconda della Regione di provenienza.
L’origine dei taralli pugliesi .

Taralli all’olio extravergine di oliva
Ingredienti
- 400 g 500 g di farina 00 (io 0 e 100 g di semola rimacinata di grano duro)150 cc di vino bianco secco125 cc di olio extravergine di oliva15 g di sale acqua salata per bollire
- 100 g semola rivaccinata di grano duro
- 150 ml vino bianco secco
- 125 ml olio extravergine di oliva
- 15 g sale fino
- acqua salata per bollire
Procedimento
- Raccogliete la farina aggiunta del sale in una ciotola o nella planetaria; unite il vino bianco ed iniziate ad impastare. Quando l'impasto prende corpo unite a filo l'olio extravergine di oliva. Impastate sino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. A me, a mano, ci sono voluti circa 15 minuti.
- Trasferite l'impasto in un contenitore, coprite e fate riposare una mezz'oretta in frigorifero.
- Trascorso il tempo, prendete dal frigo l'impasto e ricavatene, un pezzettino alla volta, dei cilindrati di 6-8 cm di lunghezza e 1 cm di diametro. Serrate le estremità e fate pressione con un dito per farle aderire. Quando siete quasi pronti con la formatura dei taralli, portate a bollore dell'acqua salata.
- Tuffate 6 8 taralli alla volta nell'acqua: andranno giù …aspettate che tornino su e, raccogliendoli con un mestolo forato, appoggiateli via via su di un panno pulito. Occorrono davvero pochissimi minuti perché tornino su. Trasferite i taralli su di una teglia appena unta d'olio ed infornate quando la T del forno ha raggiunto i 200°
- Fate cuocere per circa 40 minuti – regolatevi con il vostro forno – o sino a quando la superficie e bella dorata ma non troppo scura. Sono buonissimi!! Buon Appetito!