Oggi facciamo la vellutata di finocchi e patate. Un primo piatto serale piacevolissimo, leggero, fresco e disintossicante. Basterà sbizzarrirsi con la fantasia per renderla stuzzicante e invitante. Perché vi assicuro che poi mangiandola non direste mai basta. L’inverno ha il porro che adoro e mi piace da matti usarlo al posto della cipolla e, quando possibile, anche dell’aglio. Regala quel profumo e quell’aroma senza essere invadente come la cipolla o lo scalogno. E qui ci sta tutto.
Io l’ho completata con dei semi di sesamo appena tostati, dei quadretti di pane tostato in padella insieme a un po’ di origano secco. Un giro di olio extravergine di oliva e …la vellutata di finocchi è diventata anche bella da guardare. Potete, se preferite, completare con un giro di aceto balsamico di Modena, magari di quelli un po’ invecchiati. O con le spezie che preferite.
Si prepara in un attimo, una ventina di minuti di cottura in una pentola normale, 10′ nella pentola a pressione.
E…potevo non coinvolgere la nostra amica Giovanna per arricchire il piatto con il suo prezioso “punto di vista del nutrizionista” 😉 ?
Vellutata di finocchi e patate
Il Punto di vista del Nutrizionista
dott.sa G. Senatore
(Nutrizione Point)
I finocchi, protagonisti di questa ricetta, sono gli ortaggi con meno calorie e con un’ottima azione diuretica.
Costituiti, infatti, soprattutto da acqua e ricchi di fibre sono gli alimenti perfetti per contrastare gli attacchi di fame.
Contengono una buona dose di acido folico, potassio e vitamina C per cui favoriscono il benessere di cuore e arterie, riducendo la pressione arteriosa e l’arteriosclerosi.
Sono ricchi in fito-estrogeni quindi svolgono anche un’azione di regolarizzazione del ciclo mestruale e i disturbi della menopausa.
Il finocchio, infine, ha un’azione carminativa per cui consigliato per ridurre il gonfiore addominale e favorire la digestione.
L’altro ingrediente della ricetta sono le patate; ricche in amido, contengono anche proteine e potassio quindi ottime per contrastare l’ipertensione.
Il porro appartiene alla stessa famiglia della cipolla ed ha un’azione antibatterica, antimicotica e antitrombotica.
Infine, a dare un tocco in più, i semi di sesamo. Ricchi in calcio (ne contengono quanto i formaggi con più alto contenuto di calcio), oltre che di grassi mono e polinsaturi, ossia i grassi “buoni” quelli che aiutano a mantenere attivo e “pulito” il sistema circolatorio.
I semi di sesamo contengono inoltre zinco, selenio, fosforo, potassio e magnesio oltre alle vitamine A, E, B6.
L’accortezza però, per rendere tutti questi principi nutritivi disponibili, è di frantumarli prima dell’uso.
Sapevate tutte queste notizie? Io no. Per cui…
frantumiamo i semi di sesamo prima di aggiungerli alla nostra vellutata .
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