Aggiornato il 8 Settembre 2019 da Lalla
Che cosa faresti con una bellissima dose di foglie fresche di finocchietto selvatico senza avere le sarde? Io ho fatto il pesto di finocchietto selvatico.
Mi stupisco di come delle volte mi manchi un soldo per fare una lira : se trovo le sarde – rarissime, forse le ho trovate una volta, sui banchetti del pesce a Roma ed in Toscana – non ho il finocchietto selvatico; quando invece ho finalmente il finocchietto selvatico non c’è ombra di sarde.
Ecco, questo è capitato: ma non mi sono persa d’animo ed è uscito un ottimo piatto di pasta con il pesto di finocchietto selvatico e tonno fresco.
Mentre l’aroma dei semi di finocchino selvatico- che sono poi i frutti – è decisamente intenso e sposa benissimo il sapore delle carni grasse, il sapore delle foglie – filetti fini fini – è molto più delicato ed il suo aroma lascia una ventata fresca, ma non insistente o pungente, in bocca. Provatelo e poi mi dite cosa ne pensate.
La ricetta, come per tutti i pesti è facilissima, veloce e poco impegnativa
Un piatto di pasta condito solo con il pesto di finocchietto selvatico è speciale, profumato e delicato allo steso tempo; avevo una fetta di tonno fresco surgelato e l’ho aggiunta:
mentre la pasta cuoce – ricordatevi di utilizzare l’acqua di cottura del finocchietto – tostate 2 cucchiaini di semi di senape in una padella anti aderente; quando sentite la cucina invasa dal loro aroma, allontanate la padella dal fuoco, trasferite i semi di senape su di un piattino e versate nella stessa padella un filo di olio.
Unite il tonno fresco tagliato a dadini e, mescolando velocemente, fateli cuocere per 5 minuti.
Versate sul pesce i semi di senape tenuti da parte, date una mescolate veloce e spegnete il fuoco.
Scolate la pasta, conditela con il pesto di finocchietto selvatico, unite i tonno saltato in padella e servite completando con un giro di pepe nero macinato di fresco.
Come e per quanti tempo si può conservare ??
Salve Gaetano,
Direi che semplicemente preparato così, ben coperto di olio evo, chiuso il contenitore non più di 2 o 3 giorni.
Se ti serve una conservazione più lunga, non essendo presente acidità, dovresti pastorizzare i barattoli facendoli bollire ben chiusi, per 30 minuti in acqua che li/lo copra almeno di 3 dita sopra.
Poi lo lasci raffreddare nell’acqua. Così si mantiene molto molto di più. Anche 2 o 3 mesi.
Spero ti sia tutto chiaro altrimenti sono qui :-).
Che idea appetitosa questo pesto di finocchietto, il più è trovarlo. Un abbraccio e buona giornata. :*
Dici bene ;-), ho fatto follie per riuscire ad averlo. Ma il prossimo anno mi organizzo meglio.
Bacio e grazie !
Adoro il finocchietto selvatico e confermo si sposa bene con il tonno… provato! E il tuo pesto mi ha incantato. Pensa che pur sapendo quanto stia bene con le sarde… mai assaggiato così! Bacio e buona giornata!
E’ stata una sorpresa anche per me scoprirlo in questa versione….il profumo e la delicatezza allo stesso tempo mi hanno conquistata.
Bacio :*
Favoloso!!!! bellissima ricetta e molto originale!! complimenti..
Grazie mille omonima 😉 😉
hahah tesoro è un classico… pensa che rientrata dalle vacanze avevo in mente una crostata ai frutti di bosco… mi servivano more, mirtilli e lamponi… pensare che ero certa che avrei dovuto spararmi per trovare i lamponi sono quelli che ho trovato per primi, dopo un paio di giri mirtilli… ma delle more nemmeno l’ombra, rientro a casa e passa 1 giorno e visto che non avevo voglia di far marcire la frutta in frigo… ho cucinato delle coppe ai lamponi e una torta ai mirtilli… pomeriggio scendo di casa e trovo le more, belle come non mai… e vabbè:) però forse niente arriva per caso e questo pesto, diciamolo è la fine del mondo!: * bentornata amica mia:**
…anche io alla fine vedo sempre il bicchiere mezzo pieno 😉 e sfrutto al meglio quello che ho.
Un bacio grosso :*