Aggiornato il 1 Novembre 2018 da Lalla
La ricetta de i bagels non nasce così per caso, come quasi mai, almeno a me, nascono per caso le cose.
Curiosa, facilmente stimolabile, mi entusiasmo con e per poco e se poi si tratta di lievitati ancora di più.
Questa volta i bagels di Café Merenda – e non sono poco! – così buoni, così croccanti e magnificamente farciti, hanno fatto scattare la curiosità di farli.
Ed ora, non lo nascondo, ho sempre i bagels pronti nel congelatore per venire incontro a qualsiasi voglia improvvisa, emergenza, esigenza.
Si, perché i bagels sono perfetti per la colazione, sono sublimi farciti per una pranzo veloce, sono adatti – ma sprecati 😉 – per fare semplicemente da pane.
Le varianti dei bagels sono infinite, divertitivi a girare un po’ in rete: esistono quelli newyorkesi, canadesi, polacchi, finlandesi e chi più ne ha più ne metta.
Certo è che sono di gran buono. Mi sono affidata a questa versione riducendo il tutto a metà la prima volta, poi…inevitabile farla per intero.
Quelle magnifiche ciambelle, così soffici ma anche compatte, croccanti fuori e morbide dentro una volta entrate nella vostra casa non usciranno più. Garantito!
Sapete perché i bagels hanno la forma a ciambella e con il buco? Perché sono nati come street food e venivano trasportati impilati su di un bastone.
Diffusissimi in America – ora anche in Italia – la loro vera origine è ebraica, dagli ebrei aschenaziti. Antichissime, ancor prima dell’anno Mille, comunità ebraiche della valle del Reno.
I discendenti hanno poi dato vita a nuove comunità soprattutto in Polonia, Ucraina e Ungheria.
Proprio in Polonia, nel 1683, un fornaio, in occasione della vittoria polacca nella battaglia di Vienna, li “inventa” a forma di staffa in onore dell’allora sovrano.
Di fatto il nome ha origine da Bügel , staffa appunto, perché fatti a mano e quindi di forma non sempre circolare regolare.
Con la migrazione di massa verso gli Stati Uniti i bagels spopolano in tutto il Nord America.
Tante, ho scoperto, le peculiarità della preparazione de i bagels:
♦ la prima cottura in acqua con il malto (in un secondo tempo anche in forno) conferisce loro quella caratteristica consistenza;
♦ non possono mancare i semi che contribuiscono al loro sapore così particolare. Possono essere qualsiasi seme ma soprattutto semi di papavero, semi di sesamo e di girasole;
♦ alla farina manitoba – ricca di glutine – si deve la caratteristica consistenza.
Un’ultima curiosità: sapevate che esiste anche il bagel day? Io no.
Ciao,
ho letto con attenzione ed interesse la tua ricetta…
E se volessi usare i LICOLI anziché il lievito di birra?
mi puoi consigliare quantità e tempi di lievitazione
Grazie
Gerry
Buongiorno Gerry,
felice che la ricetta abbia attirato la tua attenzione.
Metterei 150 g di li.co.li sottraendo i corrispondenti 75 g di acqua e farina dal totale.
Sui tempi di lievitazione non saprei proprio dirti, sono troppe le variabili, prima fra tutte la T a cui lievitano. Ma lo vedi benissimo quando raddoppiano di volume. Direi che almeno 2 ore servano.
Fammi sapere!
Lalla