Aggiornato il 27 Agosto 2019 da Lalla
Gelatine rosso lampone di rape rosse … quando Enrica ed Elisa ti prendono per mano invitandoti a fare un lunghissimo passo indietro e tornare nel mondo trasgressivo, divertente, ma allo stesso tempo generoso ed altruista di PippilottaPesanella Tapparella SucciamentaCalzelunghe o Pippi.
Non ti tiri indietro perché di quel libro non ti ricordi assolutamente nulla se non la faccetta irriverente, lentigginosa della protagonista.
L’invito è a riassaporare il calore della cucina casalinga, del calore e della convivialità, del gusto di cucinare per gli altri così tipico ed unico di Pippi, ma legato ai nostri ricordi d’infanzia.
Vi sembrerà strano, ma quello che mi è rimasto più impresso e che ho fatto più mio nel rileggere il libro è stata l’idea delle gelatine di lampone;
Poi si guardò intorno e gridò :
— Se c’è qui qualche bambino che non succhia caramelle, è pregato di farsi avanti.
Nessuno si mosse.
— Straordinario! — esclamò Pippi. — Beh, c’è almeno qualche bambino che le succhia?
Allora se ne fecero avanti ventitré, compresi Tommy ed Annika, naturalmente.
— Tommy apri i pacchi! — disse Pippi.
Tommy ubbidì. E qui iniziò un tale furore di mangiar di caramelle, che mai se n’era visto l’uguale nella cittadina. Tutti i bambini se ne riempirono la bocca di rosse con lo squisito ripieno, di verdi acidule, di barchette di liquirizia, di gelatine di lampone, di non importa che cosa.
Pippi, vogliamo entrare in questo negozio? — disse Tommy con entusiasmo, tirandola per il vestito.
— Sì, ci entreremo! — esclamò Pippi enfaticamente. — Ci entreremo e ci rimarremo!
E così fecero.
— Per favore, vorrei diciotto chili di caramelle — disse Pippi, esibendo una moneta d’oro. La commessa spalancò la bocca: non era abituata a veder comperare tante caramelle in una volta sola.
— Vuoi dire che desideri diciotto caramelle? — chiese.
Mi sembra sia il caso di comperarne ancora diciotto chili; — disse — altrimenti non ne rimangono per domani.
E infatti ne comperò altri diciotto chili, ma nemmeno così ne rimase un gran che per il giorno dopo
Non ho voluto “impressionare” la lettura con quello che oggi sono io, donna adulta, piena di quei sentori e sensazioni che la cucina ed il cucinare da e mi sono lasciata trasportare dal ricordo di quello che rendeva felice e spensierata me bambina.
In verità ragionandoci mi sarebbe piaciuto un qualcosa a base di aringa, ma alla fine sempre il primo istinto è rimasto più forte.
Io e 3 amiche bambine al parco di un piccolo paese dove trascorrevamo l’estate, davanti ad un piccolo palco da cui arrivava la musica di un gruppo di cui neanche ricordo il nome, in occasione di una di quelle feste paesane in cui ci divertivamo tanto.
Più che ascoltare la musica abbiamo passato il tempo ad infilare la mano in un sacchetto di carta che ognuna di noi teneva in grembo, pescare una gelatina e divertirci a vedere se la pescavamo dello stesso colore. E naturalmente mangiandole tutte.
Ecco….beata innocenza che non aveva nient’ altro a cui pensare. Di quelle gelatine ci andavo matta e quelle gelatine credo di non averle mai più mangiate. Ecco, la voglia non solo di riassaporarne il gusto ma soprattutto di provare a farle io.
Però….quello di cui avrei proprio bisogno sarebbe di una piccola carriola per trasportare tutto.
la commessa dichiarò che senza dubbio sarebbe stato possibile comprare una piccola carriola nel negozio di giocattoli a fianco
Sabato pomeriggio sono andata in giro per negozi, da quelli del legno, ai cinesi che hanno tutto, ai negozi di giocattoli per trovare una carriola in formato ridotto che trasportasse tutte le mie gelatine, ma….ho trovato solo il carrello del supermercato in miniatura. Un tocco moderno, attuale che ha fatto immediatamente virare anche la scelta del secondo gusto delle mie gelatine. Quelle all’arancio le avevo già fatte.
Rosse si, ma non di lampone….gelatine rosso lampone di rape rosse, sedano e senape.
Per le Gelatine di arancio:
Ho spremuto un arancio e raccolto sia succo che la polpa in un tegamino.
Unite 65 g di zucchero (ho ricavato esattamente 100 cc di succo di arancio) e, portando su fuoco moderato, mescolando spesso fate sciogliere completamente lo zucchero.
Quando lo sciroppo raggiunge l’ebollizione, unite mezzo cucchiaino di agar agar in polvere e, mescolando spesso, tenetelo sul fuoco per un paio di minuti.
Trasferite di nuovo il succo negli stampini e tenete in frigorifero sino a quando non si saranno completamente solidificati.
Partecipo al Contest al contest di Coccola Time ed Il Fior di Cappero
Ciao ma che belle queste gelatine! Mi hai fatto ricordare che tempo fa nel ristorante in cui lavoravo le ho fatte anche io! Ma erano di un gusto differente! Spero di trovare il tempo per scrivere la ricetta ! Belle a forma di cuoricino! 🙂
Se hi piacere ti aspetto sul mio blog Tra Cucina e Realtà con un salutino e se hai piacere tra i miei followers ….Ciao !
Lisa
ma grazie a te!
Certo che passo a trovarti ;-)!
Ma quanto mi acchiappano queste gelatine, che idea golosa, e sono bellissime, bravissima!!!!
Ma grazie !!! buona settimana a te !
mi fai morire….quelle foto…i colori..le gelatine morbide…se non è infanzia questa !!!! e poi il carrello mi fa morire dal ridere….mi riporta a quando giocavo a fare la spesa…troppo carino!!! grazie Lalla post stupendo!! grazie davvero! ci tenevo tantissimo t partecipassi! adesso ti aspetto a Vicenza!
ahahahahha ! felice ti sia piaciuto e …bellissimo rileggere il romanzo e partecipare .
OK! ….ci provo per Vicenza, lo sai che terrei tantissimo a venire :*:*
Buongiorno Lalla e ben trovata!
Sono nuova nel panorama blog e ne approfitto per invitarti a fare un giretto da me!
Complimenti per la ricetta…sembrano davvero interessanti e bellissime le foto, con quell carrellino! una chicca.
Buona giornata
Ciao Emanuela, ben venuta nella mia cucina.
Accetto l’invito e passo a trovarti ;-).
Intanto grazie mille per il complimento e felice ti siano piaciute.
Oddio sai che anche io non me lo ricordo per niente il libro! Le tue gelatine sono veramente un omaggio strepitoso. Se le faccio quei due nanerottoli che stanno in casa mia li conquisto sicuramente!
neanche io ricordavo nulla ;);)
Un bacio Manu
Ciao!!! non amo proprio per niente le rape rosse ma le tue gelatine mi hanno fatto venire l’acquolina in bocca!!!
Bellissime foto
Ciao
Lisa
Vale doppio allora il tuo esserti fermata ;-).
Grazie !
Ma che bellezza Laura!! Le foto, i colori e quelle gelatine: bravissima!!!
grazie Monica <3 !
Splendida storia per splendide foto
Viene voglia solo di mangiarle tutte <3
Detto da te vale doppio
<3.
un bacio
Ciao Lalla!! Complimenti!! Mi piacciono moltissimo…. adoro afre le caramelle in casa, di ogni sorta. Ha colpito anche me quel passaggio del romanzo in cui arrivavano davanti a questo bellissimo negozio di leccornie…brava!!!
Grazie Marianna, grazie di cuore :* :* :*
Sai…come te mi sono segnata via via i passaggi, o anche solo le parole, più belli.
ma che meraviglia di post e ricetta che ci hai regalato!!
la vorrei infilare anch’io la mano in quel sacchetto e assaporare una di queste gelatine… chissà dove mi porterebbe!
grazie
Grazie a voi per avermi “costretta” a rileggere il libro e davvero…come cambiano le “prospettive” ad un ‘età diversa.
ma che meraviglia!!!! Sono strepitose!
Grazieeeeeee !!!!
non so se mi piacciono di più le gelatine oppure il mini carrello…facciamo tutte e 2…io vorrei fare (non per il contest) delle gelatine al liquore ma non riesco a capire le dosi…un abbraccio SILVIA
mi ispira la tua idea del liquore….pensa come andrebbero giù bene dopo cena davanti alla TV ;-).
un bacio a te
No vabbè, non so se è più geniale la foto nel carrellino (lo vogliooo!! <3) oppure le rape rosse in una caramella… Salvo il post e me lo studio, in attensa di comprare le rape rosse… già mi sono innamorata di queste gelatine… sei unica:*
Faccio pacchetto e spedisco 😉 ? Con il cuore :* .
Prometti che una volta che hai studiato mi dici il risultato. Bacio grande