Aggiornato il 27 Agosto 2019 da Lalla
Gamberi rossi fritti la tapa per #alhambra2015 con salsa di barbabietola e zenzero.
Ho iniziato dalla fine, da quella che è stata la mia proposta dopo aver assaggiato Alhambra Reserva 2015: la birra che arriva da Granada portando con se i profumi della Spagna.
6,4 % e non sentirli: perfettamente modulati dal dolce del doppio malto e l’amaro del luppolo e senza neanche accorgertene la sorseggi con il pesce, la carne, per aperitivo e si anche, mentre cucini, direttamente dalla bottiglia.
La proposta: ideare una ricetta ispirata alle tapas spagnole da abbinare all’Alhambra Reserva 2015 e, così di getto, ho fatto i gamberi rossi fritti, avvolti in una croccante maglia di kataifi e serviti con una salsa di barbabietola profumata da zenzero fresco e da un pizzico di peperoncino: dolce e salato, forte e delicato esattamente come mi è apparsa al primo sorso l’Alhambra 2015 . Uno tira l’altro fra un sorso e l’altro di Alhambra Reserva 2015.
La ricetta dei gamberi rossi è facilissima e velocissima da preparare: in 10 minuti in tutto sono pronti per essere piacevolmente gustati per aperitivo, per un pranzo veloce, per antipasto e sepre con un grande effetto ed una bontà che coinvolge il palato, il gusto e gli occhi .
La kataifi non è altro che una sorta di pasta fillo tagliata in striscioline sottilissime e come tale non è facilissima da trovare – a Roma puoi puntare diritto da Castroni; in alternativa puoi comprare la pasta fillo tirata in fogli sottili e tagliarla tu in striscioline fini fini. La kataifi fritta dona ai gamberi rossi una croccantezza impareggiabile. Prova e mi darai ragione.
Ora se vuoi puoi giocare anche tu e ricevere in regalo una confezione di Alhambra Reserva 2015 : scrivi in un commento a questo post che tipo di “tapas” avresti ideato da accompagnare all’Alhambra 2015 e potrai essere scelto per ricevere in omaggio l’Alhambra Reserva 2015.
Sii creativo, originale e divertente nel lasciare la tua proposta, una giuria ad hoc composta da membri dell’ufficio Marketing di Mahou sceglierà e premierà il commento più originale e divertente fra quelli lasciati qui. Ti aspetto!
Nelle fredde giornate autunnali, preparare un’ottimo pane alla frutta secca e zucca mantovana. Profumato e molto saporito con noce moscata, ma solo un pizzico, noci e nocciole tritate, con dell’aromatico zucchero di canna e morbida uvetta! Cosa ci abbiniamo? Sicuramente un patè di fegato di maiale e per contrasto una salsa al miele e semi di senape tritati! E il freddo e la pioggia sono solo un ricordo in compagnia di amici e di un’ottima birra!
Mi piace da matti questo gioco di contrasti e l’atmosfera; provo, ora il forno si accende senza subirlo, a stretto giro la tua proposta.
Grazie sabry e…mai darti carta bianca 😉 😉 ;-).
Vogliamo dedicarci alla cucina raw? Una filosofia di vita, per alcuni! E cosa mai possiamo abbinare ad una birra come questa di raw? Ma sicuramente dei falafel raw! Come? Attivando la natura! Utilizzando solo semi oleosi al posto dei ceci: semi di girasole e mandorle dolci. Si devono attivare lo sapevate? Devono stare 8 ore in ammollo con acqua solo così torneranno alla loro natura come appena colti. Dopo averli attivati vanno usati massimo entro 2 gg. Si passano al mixer separatamente poi si uniscono gli aromi: cipolla fresca, curcuma, cumino, prezzemolo, succo di limone, cilantro (coriandolo fresco), coriandolo (semi), pimenton, olio evo, pepe di cayena e sale. Si formano delle sfere e si posano sulla placca del forno foderata di carta oleata. Si fanno asciugare a 50°C. Si servono con un dressing di avocado, naturalmente tutto raw: avocado, succo di limone, crema di arachidi, olio di sesamo, olio evo, latte di mandorle, cilantro e menta tutto al minipimer!
Questa è tutta da provare ;-)!
Dicevi…dolce del doppio malto e l’amaro del luppolo? Beh, io ci abbinerei una Causita Lmenia un piatto argentino adattabile come tapas con patata gialla, aji giallo, limone, sale e pepe come base neutra e sopra spazio alla fantasia: gamberetti, frutti di mare, uova, avocado, piselli, salmone affumicato, mix vegetale, ecc. Dei piccoli bocconi di patata aromatizzata all’aji giallo un peperone piccante ma molto aromatico dalla forma di uno gnocco con una fossetta al centro da riempire con quello che la fantasia suggerisce!
sai che ci ho pensato? Solo che avevo da poco proposto la ricetta de la “causa peruviana” esattamente ciò che descrivi tu, con quel aji dal sapore inconfondibile ed insostituibile, affatto invadente, ma appagante; in Perù usano il lime e si la patata gialla, ma…, come mi rimprovera sempre mio figlio “non è un peccato se fai due volte la stessa cosa” …ho subito cancellato.
Eccomi qui innanzitutto a complimentarmi per la ricetta! Niente di più adatto per una birra! Sempre di più si tende ad abbinare la birra a tutto ne più e ne meno come il vino. Da molto si è abbandonato lo stereotipo della birra e pizza ma ora si tende alla cucina gourmet e birra di ottima qualità. La tua è una proposta perfetta!
Grazie Sabry ! non mi sento condizionata dall’abbinare birra al pesce, anche perché questa è davvero piacevole ed equilibrata, le note dolci – amaro emergono subito, ma si compensano subito. Affatto gasata, non è appesantita dai suoi gradi alcolici e dalla eccessiva consistenza.
Molto buoni. La soluzione di trovare la fillo e tagliarla è un suggerimento buono ma difficilmente attuabile per la fragilita della fillo stessa almeno per me che ci ho provato. Il kataifi o kadaif o…è come un spaghetto sottilissimo è chiamato anche capelli d’angelo ma questo sicuramente lo sai.
Ho trovato diciamo il “panetto” surgelato e quello solo di frigo di questi fili ma svolgerli è un impresa ardua. Bisognerebbe avere questa macchina e mi permetto di mettere il link forse tu trovi una soluzione sul come farli al meglio
https://www.youtube.com/watch?v=kj8WHp6Z5t8
Credo che farli cosi sottili a meno è quasi impossibile, mi piacerebbe tanto.
Ho preso nota di questi tapa.. buonissimo il difficile sarà trovare questa birra ed i gamberi rossi qui a Trieste mai visto nessuno dei due. :-((
Grazie comunque della condivisione mi metterò a cercare. Buona serata.
Parto dal kataifi o dalla kataifi se si sottintende “pasta”: anche io ho trovato il panetto surgelato e, dopo averne sprecato un po, ho capito come gestirlo. L’ho tirato fuori dal frizer negli ultimi minuti, tagliato per il lungo e lasciato all’aria giusto il tempo di riuscire a svolgerli…a me in fondo non serviva lunghissimo.
La fillo a cui mi riferisco sono fogli sottilissimi di frigo ( lasciati all’aria ovviamente si asciugano) e vero che così sottili non è immediato, ma la consistenza è quella.
Concordo….farli così sottili a mano come da video è impossibile ;-).
La birra, se mi lasci in pvt l’indirizzo, te la spedisco volentieri…generosissima l’azienda; sarebbe interessante che, assaggiata, tu mi lasciassi la tua idea “triestina” …così a naso, tanto lontana dalla Spagna. Belli gli scambi così no? ;-).