Aggiornato il 24 Febbraio 2015 da Lalla
Non esiste periodo di mammole in cui io non prepari i carciofi alla giudia.
Di per se non è difficile, vanno solo rispettati alcune regole che fanno di questo contorno un piatto tipico della tradizionale cucina giudaico romanesca.
Le sue origini sono antichissime del ghetto ebraico – da qui il nome – a Roma nella giornata del Kippur: giornata di digiuno interamente dedicata alla preghiera e alla meditazione alla fine della quale le donne preparavano questo piatto.
E’ d’obbligo l’uso del cimarolo o mammola perché tenero, senza spine e senza barba interna; il risultato è che dei carciofi alla giudia non si scarta nulla.
Se rispettate le regole della frittura mangerete un carciofo di coloro bruno scuro con le foglie esterne croccanti e la parte interna morbida e consistente: un contrasto piacevolissimo.
Esistono varie versioni dei carciofi alla giuria : chi mette il prezzemolo all’interno e chi li prepara con una doppia cottura; da sempre seguo la ricetta di Ada Boni per me punto di riferimento per i piatti tipici della cucina romanesca e quella vi lascio ;-).
vivendo in un paese ricco di piantagioni di carciofi….non posso che adorarli, li preparo spesso in tutti i modi! conoscevo le origini di questo piatto ma non ho mai provato a farli così, devo rimediare assolutamente…al fritto poi è impossibile resistere
un abbraccio
Ti garantisco che è una dei pochissimi fritti che faccio e…..vale tutto 😉 !
Grazie carissima
Sempre ottimi i carciofi! Questa è una ricetta assolutamente da provare.
Ciao Sharon, benvenuta nella mia cucina.
Prova e poi mi dici….sono buonissimi 🙂 !
adoro questa ricetta, i carciofi mi piacciono tutti e in tutti i modi, ripieni, fritti a spicchi, nella frittata, nella pasta, ma alla giudia si mantiene intatto il sapore del carciofo, c’è solo l’olio, che deve essere molto buon, e niente altro, brava Lalla…
Concordo con te Tamara! I carciofi sono buoni cotti in tutti i modi ma una volta l’anno 😉 vale davvero la pena cotti alla giuria…la loro morte reale.
Ho un’intolleranza maledetta ai carciofi e in questo periodo non sai come soffro…questo è il modo in cui li preferisco!
Il carciofo e’ una delle mie verdure preferite, sia cotte che crude e questa versione se fatta a regola d’arte come hai descritto tu non può che essere davvero divina! Grazie per tutti i consigli da seguire! Un abbraccio
Maddy
Prova Maddy….e poi mi dici 😉 visto che amiamo i carciofi cotti in tutti i modi.
Un abbraccio
interessante la storia che c’è dietro questa preparazione! non la conoscevo… anch’io adoro le mammole e ne ho esattamente 10 in frigo pronte per varie ricette… un paio me li riservo per questa delizia.. sai che io adoro il fritto.. e se ben fatto è una coccola a cui non rinuncio:* un bacione Lalla:*
Hai detto bene Simo….se ben fatto al fritto non si rinuncia e detto da me che fino a poco tempo fa friggevo con la friggitrice sul terrazzo per non fare puzza, è tutto dire.
Per i carciofi alla giudia vale la pena.
un bacio grosso a te