Aggiornato il 18 Febbraio 2015 da Lalla
I brutti ma buoni saranno anche brutti, ma sono buoni ma morire. Hanno origine in Lombardia e piu’ precisamente a Gavirate, in provincia di Varese; il nome conferma la particolarità di non avere una forma definita e delineata, appaiono, infatti, piuttosto irregolari e con qualche bozzo, ma sono terribilmente buoni.
Le loro caratteristiche sono la friabilità e la leggerezza data dalla presenza di albumi montati fermi e meritano considerazione quale validissima alternativa alla meringa quando vi trovate nel frigorifero albumi in eccesso.
La preparazione dei brutti ma buoni non è difficile, una ricetta veloce e facilissima carica di energia “buona” data dalle proteine degli albumi d’uovo, dai grassi vegetali della frutta secca.
Potete prepararli sia con le mandorle che con le nocciole che utilizzandone metà e metà.
I brutti ma buoni tradizionalmente sono preparati sotto Natale, siamo in autunno, lo so, ma di sana energia si può avere bisogno sempre. Che poi…mica sono così brutti.
Ciao Laura, complimenti per il tuo bel blog! Ti seguirò con piacere d’ora in poi!! Ho sempre sentito parlare dei brutti ma buoni me non li ho mai preparati…I tuoi devono essere deliziosi!! Da provare assolutamente!! A presto, Mary
Ciao Mary, ben venuta nella mia cucina!
Grazie infinite per il complimento al blog :*.
Pensa che io da ragazza odiavo le mandorle e di conseguenza anche i brutti ma buoni….si cambia eh ;-). Sono buonissimi !
Ciao Lalla, li ho sempre mangiati ma mai cucinati, spero di prepararli a breve seguendo la tua ricetta. Mille dolci baci
Ciao Vi….una sorpresa sono stati ;-).
Buona giornata !
tesoro e se io ti dicessi che li trovo anche belli? cioè… hanno una splendida luce e un colore dorato che racconta tutta la loro croccantezza.. :* sulla loro bontà non ho dubbi, li conosco e ne preparo una versione simili J’adore:* un bacione lalla:)
Saranno anche brutti come scrivi tu ^_^ ^_^ ma devono essere deliziosi =D =D
Ciao Lalla, buona serata Un bacione