Aggiornato il 27 Agosto 2019 da Lalla
Sai di certo che quando, sfogliando un libro di alta pasticceria e ti cade l’occhio su un nome come Paris-Brest che solo per il nome ti incuriosisce perché non lo conosci; poi ne leggi la preparazione e ti rendi conto che è il classico dolce non dolce come piace a te, capisci subito che ti ha colpita e allora in un attimo tanti piccoli flash generati dalle tante cose lette in questi giorni ti fanno capire che proverai a reinterpretare in versione salata la ricetta di quello strano dolcetto francese così poco dolce. Sei particolarmente sensibile alla cucina francese e a molto di tutto ciò che è francese perché hai imparato a parlare e a scrivere prima il francese dell’italiano e quella lingua così dolce e aggraziata ti ha accompagnata fino alla maturità.
I Paris – Brest sono dei piccoli e delicati, spumeggianti dolcetti francesi ideati in occasione della gara ciclistica Paris – Brest ; la forma circolare bucata al centro ricorda proprio la ruota della bicicletta o, c’è chi riporta, simboleggia la corona con la quale sarebbe stato premiato il vincitore della gara fonte dell’ispirazione. Sulla paternità della ricetta ho trovato notizie discordanti:
qualcuno assegna la paternità della ricetta iniziale ad un pasticcere di Brest nel 1891 e la versione tramandata ad oggi – pasta choux farcita di crema mousseline – al pasticcere de Maisons-Laffitte Louis Durant nel 1910; altri indicano come lo stesso Louis Durant l’ideatore della ricetta già nel 1891.
Nella mia versione salata ho cercato di mantenere integro il contrasto di consistenze prendendo spunto dalla ricetta dolce di Christophe Felder.
La sera prima di dedicarmi alla preparazione ho scaldato il latte e la panna che avrei usato per la crema chantilly di farcitura, aggiunto al momento dell’ebollizione la radice di liquirizia, spento il fuoco e lasciato in infusione per tutta la notte.
Partecipo al Cross Cooking di Parmigiano Reggiano
Davvero un’idea particolare per rivisitare il Paris Brest in versione salata! Complimenti! 🙂
😉 grazie !
Ciao tesoro come stai? Io sono rientrata a Roma da qualche giorno:* mi sei mancata:)
Ho sempre preparato la versione dolce con grande soddisfazione…ma credimi, la tua rivisitazione in chiave salata, mi ha incuriosito non poco…la chantilly al parmigiano dev’essere paradisiaca… e questa la preparo sicuramente … e alla prossima pasta choux provo questo abbinamento… bravissima davvero:* un abbraccio grandissimo a te:**
Ciao Simo!!!! :* Bentornata a Roma e…sei mancata tu a me.
Se la provi fammi sapere…a me è piaciuta tantissimo.
un forte abbraccio
semplicemente fantastica!
Grazie ;-)!
Che buono…troppo appetitoso!!!
Grazie ;-)!!!
Complimenti Lalla, una bellissima ricetta, non si finisce mai di imparare e questi Paris- Brest li avevo solo sentiti nominare, ma ora che li vedo li devo provare assolutamente!!!
Buon venerdì e in bocca al lupo per il contest!
Monica…grazie mille! e devo dire che sono buonissimi davvero. Mi toccherà provare la versione dolce ;-).
Buon fine settimana !
Ed eccola qua ero curiosa di vederla! Non conoscevo neanche l’origine del nome di questa ricetta, lacuna che oggi si è colmata… e vedere le tue immagini cercando di focalizzare il delizioso sapore…Parlano da sole!!! l’dea mi sembra vincente. Leggendo gli ingredienti, l’unica cosa che non riesco a decifrare è la quantità di zucchero nell’impasto. 17 cosa? Foto splendide! bacio LALL ….. INA!
Grazie Elena 😉 …volevo scrivere 1/2 ora ho corretto.
Bacio Entity :*