Il pesto di aglio selvatico è una delle scoperte più piacevoli, profumate, delicate e aromatiche fatte in cucina in quest’ultimo periodo.
Non lasciatevi intimorire dal fatto che sia aglio, davvero niente a che vedere con l’aroma forte ed insistente dell’aglio secco a cui siamo più o meno tutti abituati, è qualcosa di davvero sorprendente e piacevole per il palato.
La mia è stata una scoperta del tutto casuale al mercato una mattina di qualche sabato fa…l’ho prima fotografato visto sul banchetto, poi ho chiesto di cosa si trattasse ed infine mi sono lasciata tentare e l’ho comprato.
beh…qualche ricerca in rete e ….un’erba selvatica dalle mille virtù, mille peculiarità e mille usi in cucina.
Quando faccio queste scoperte mi sorprendo di come la vita da cittadina limiti l’angolo di visuale delle innumerevoli bontà che la natura ci rigala e l’aglio selvatico ne è una a tutti gli effetti.
Cresce spontaneamente nel terreno umido e/o nel sottobosco ed è quindi facile trovarlo vicino ai corsi d’acqua, il fiore è facilmente scambiabile per quello del mughetto, ma basta strofinare una foglia e, se aglio selvatico, il profumo di aglio si diffonde in un attimo.

Se ne usano tutte le parti della pianta:
il bulbo come un normale aglio,
le foglie spezzettate aggiunte a insalate, minestroni, frittate, burro o formaggi. O, alla fine, per farne un pesto di aglio selvatico come ho fatto io per condire la pasta o fare da salsa di accompagnamento a carne o pesce.
I fiori sono usati soprattutto nel campo estetico/curativo anche facilmente home made.
Insomma un mondo che mai avrei immaginato e…penso proprio che cercherò di coltivarlo sul mio balcone per averne sempre a disposizione, a mo di erba cipollina che sta bene ovunque.
Note alla ricetta del pesto di aglio selvatico:
non indico le quantità degli ingredienti che alla fine ho usato, sono andata piuttosto ad occhio e a “palato” assaggiando via via che prendeva forma; l’unico peso certo è quello delle foglie da cui sono partita : 150 g.
Da quelle ho aggiunto prima la frutta secca e poi i formaggi, lo spruzzo di limone e per ultimo ho regolato di olio extravergine di oliva.
Io per ora l’ho usato come condimento di un ottimissimo piatto di pasta, ne ho congelato una buona parte in attesa di provarlo come salsa di accompagnamento.
Ricordate vi di mettere la lama e il bicchiere nel frullatore in frigorifero prima di frullare l’aglio!
INGREDIENTI
- 150 g foglie di aglio selvatico
- mandorle pelate
- pinoli
- pecorino
- parmigiano reggiano
- succo di limone
- olio extravergine di oliva
- sale
PROCEDIMENTO
- Riponete il bicchiere del frullatore ad immersione e la lama in frigorifero per almeno 30 minuti. Staccate le foglie di aglio selvatico, lavatele accuratamente ed asciugatele bene. Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere e frullate sino ad ottenere la consistenza voluta. Non fatelo eccessivamente "liquida", al momento di condire la pasta diluitela con un minimo di acqua di cottura della pasta. Il succo di limone deve essere giusto una spruzzata, tanto per dare quel tocco di fresco, ma non deve essere dominante. Buon Appetito!