A Carnevale non possono mancare le castagnole. Lo dico ora dopo anni che non le facevo in verità. E con la ricetta de le castagnole di Iginio Massari faccio pace con il Carnevale.
Non amo le frappe, ma adoro le castagnole e queste sono davvero un boccone ultra soffice.
L’aroma della farina di mandorle si fonde con la vaniglia. In un tutt’uno che al morso appaga.
Quella pallina in bocca oppone la minima resistenza. La croccantezza della frittura lascia subito spazio ad un qualcosa di sofficissimo, di scioglievole.
Sembra di rompere la magia di una bolla di sapone. Ed è esplosione di aromi. Talmente leggere che non sembrano neanche fritte. Provare per credere.
Niente ricotta, niente crema nelle castagnole di Ignio Massari: solo aromi a farla da padrona e vi garantisco che ne vale assolutamente la pena!

Mi sono affidata per la ricetta a food4geek.

Le castagnole di Iginio Massari
Le castagnole di Iginio Massari: sembra di rompere la magia di una bolla di sapone!
Cosa ti serve
- 1 termometro alimentare
Ingredienti
- 450 d farina 00
- 150 g farina di mandorle
- 150 g uova
- 125 g zucchero semolato
- 100 g uvetta passa
- 100 g burro
- 100 g latte
- 10 g lievito per dolci
- 2 g sale
- 1/2 bacca vaniglia
- olio di semi di arachidi per friggere
Procedimento
- Ammorbidite il burro tenendolo a T ambiente per un paio d'ore.Versate nella planetaria le uova, lo zucchero, i semi di vaniglia ed il sale.Ricoprite l'impasto con la pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero per un'oretta.Montate bene per una decina di minuti. Unite ora il burro a pezzetto. Incorporate la farina setacciata, la farina di mandorle, il lievito alternando al latte. l'impasto risulterà piuttosto morbido, ma maneggiabile.
- Staccate un pezzetto alla volta di impasto e ricavatene dei cordoncini di circa 2,5/3 cm di diametro. Ritagliate a tocchetti e arrotolate leggermente fra le mani.
- Scaldate l'olio di semi di arachide e portatelo ad una T di 170/175 °.Immergete le castagnole con l'aiuto di un mestolo forato. Rigiratele affinché si dorino uniformemente.Trasferite via via le castagnole su carta assorbente – vi renderete conto che assorbono pochissimo olio! –
- Rotolate le castagnole nello zucchero a velo quando sono ancora calde. Io ho preferito lo zucchero semolato bianco.Sono pronte !Buon Appetito!
Note
L’impasto alla fine è abbastanza morbido, ma affatto umido ed appiccicoso. Si gestisce bene.
Ho usato il termometro per controllare la T: la corretta frittura faccia il 70% della buona riuscita di un fritto.
Ho omesso l’uvetta: così, di pancia, non mi ispirava l’aggiunta. Se le preparate e l’aggiungete fatemi sapere.
Ovviamente il numero di castagnole che otterrete dipende dalla loro grandezza.
Ho usato il termometro per controllare la T: la corretta frittura faccia il 70% della buona riuscita di un fritto.
Ho omesso l’uvetta: così, di pancia, non mi ispirava l’aggiunta. Se le preparate e l’aggiungete fatemi sapere.
Ovviamente il numero di castagnole che otterrete dipende dalla loro grandezza.
E… come si dice “mai dire mai” ho fatto anche le Frappe di Iginio Massari e, come le castagnole, sono un tripudio di leggerezza, fragranza e aroma.