La gricia o amatriciana in bianco, un piatto povero della tradizione laziale ma gustosissimo; eccellente nella sua semplicità a patto che gli ingredienti siano quelli giusti: guanciale e pecorino, nulla di più.
Questa volta ho deciso di usare il guanciale e non la pancetta affumicata unita a quella dolce e la differenza esiste davvero.
Il guanciale fa parte del muso del maiale, la pancetta si ricava dalla pancia;
il guanciale è decisamente più grasso, ma saporito in modo diverso: più delicato nel gusto pur avendo una sua “identità” di sapore ben definita.
Le mie fisime…l’idea che fosse più grasso mi ha sempre scoraggiata a comprarlo, ma se volete una gricia autentica quello dovete comprare.
INGREDIENTI
- 370 g rigatoni
- 200 g guanciale
- q.b. pecorino romano
- pepe nero macinato di fresco
- olio extravergine di oliva
PROCEDIMENTO
- Portate a bollore in una capiente pentola l'acqua per la cottura della pasta;nel frattempo sciogliete in una padella una noce di burro ed un filo di olio non ne serve molto. Appena sono caldi unite il guanciale tagliato a listerelle , lasciatelo rosolare su fiamma bassissima fino a quando non lo vedete bello croccante ma non bruciato. Tipicamente deve risultare croccante fuori e morbido dentro. Assume una colorazione giallo/arancio scuro e abbrustolito quando è al punto giusto. Lasciatelo andare fino a quando non sarà il momento di scolare la pasta.
- Scolate la pasta, buttatela nella padella con il guanciale rimessa sul fuoco e mescolate per insaporire un poco.Allontanate dal fuoco e mantecate aggiungendo il pecorino ed una grattata di pepe nero.
- Impiattate , cospargete con altro pecorino, una grattata di pepe nero in grani e servite la gricia subito.