Se vi dicessi che, prima di fare la confettura di rabarbaro, neanche sapevo come fosse fatto il rabarbaro…farei proprio una figuraccia?
Si…ne sapevo per le sue proprietà officinali, digestive e lassative – il Rabarbaro Zucca lo ricordate? – mai mi sono però posta il problema di come fosse fatto.
Tutto è successo una mattina al mercato dove esiste un banchetto che ha tanti prodotti strani e tutti, ma proprio tutti i tipi di frutta secca; ed è su questo banchetto che vedendo quella specie di sedano rosso – salta agli occhi per il suo brillantissimo colore rosso- mi sono fermata ed ho chiesto cosa fosse. “Rabarbaro, Signora” “Ah…rabarbaro e come lo uso?”
Il problema sul come usarlo mi nasceva dal fatto che non sapevo di cosa sapesse il rabarbaro…si, sapevo: amarognolo, leggermente acre, ma quanto?
Ho poi scoperto che è usato soprattutto nei dolci e nei liquori ma anche nel salato se unito allo zucchero per mascherarne l’amaro.
Del rabarbaro si usano solo i rizomi gambi la cui raccolta viene fatta nel periodo autunnale, le foglie non vengono consumate come tali a causa dell’elevata presenza di acido ossalico sostanza dannosa per i reni e le pareti gastriche e sono stati proprio quei bellissimi gambi ad attirare la mia attenzione.
Ne ho fatto la confettura di rabarbaro ed ora so perfettamente di cosa sa anche se non è facile descriverlo: vero amarognolo, ma vero che alla fine risulta delicato, un aroma gradevole, corposo e persistente. Se vi piacciono le marmellate non troppo dolci non potete non decidere di provare questa di rabarbaro…è unica e ve ne innamorerete. E per fortuna che non è neanche difficile da fare ;-).
INGREDIENTI
- 500 g gambi di rabarbaro
- 1/2 limone il succo
- 350 g zucchero di canna grezzo
PROCEDIMENTO
- Pulite i gambi come se puliste un gambo di sedano: tagliatene le estremità e i filamenti più duri e carnosi, sciacquatelo e tagliatelo in pezzetti larghi un dito. Il rabarbaro si conserva in frigorifero per qualche giorno, poi tende a "bagnarsi" e perde la consistenza scurendosi anche.Raccogliete i pezzetti nel tegame in cui poi cuocerete la marmellata , ricoprite con lo zucchero, irrorate con il succo di lime o limone, mescolate un po' per amalgamare e lasciate riposare così tutta la notte o dalla mattina alla sera.
- Mettete sul fuoco il tegame e cuocete per una ventina di minuti circa, non ci vuole di più. Controllate l'andamento, mescolando spesso per evitare che caramelli.La solita prova positiva del piattino vi dirà che la consistenza è quella giusta per invasare ancora bollente
- hiudere ermeticamente e capovolgere i barattoli sino a completo raffreddamento. Quando saranno freddi e li girerete sentirete il classico "click" del vuoto che si è formato quando la marmellata scende.Conservate i barattoli di marmellata di rabarbaro in luogo asciutto