La colombina emiliana o pinza emiliana, da non confondere con la colomba tipica di Pasqua, è uno dei più tradizionali dolci emiliani di facilissima preparazione e proprio gustoso.
Si trova tutto l’anno oramai anche se tradizionalmente si preparava sotto Natale; ogni volta che ritorno da quelle parti non manco di mangiarla.
E’ sempre il momento giusto per mangiarne una fettina.

Tradizionalmente il ripieno è costituito dalla mostarda – la marmellata di mele cotogne aggiunta di scorze di agrumi e il nome “pinza” deriva dalla forma dell’impasto che sembra stringere il ripieno come una pinza.

La colombina è un dolce secco, una via di mezzo fra i pani natalizi ricchi di frutta secca e una crostata con tanto di marmellata e poi arrotolata e arricchita da qualche pezzo di frutta secca.

La mostarda può essere sostituita da una qualunque marmellata; l’importante è che non sia troppo dolce; l’ideale, anzi, è che abbia un gusto piuttosto amarognolo e pieno, magari con qualche pezzo di frutta intero.

colombina emiliana
La colombina emiliana

Oggi ho preparato la colombina o pinza con la confettura di prugne – un classico della mia produzione estiva; se dovete comprarla sceglietene, mi raccomando, una piuttosto “corposa” e poco dolce.
Normalmente si usa completare il ripieno della colombina emiliana o pinza emiliana con uva passa e pinoli, ma c’è chi sostituisce i pinoli con le noci sbriciolate.

La colombina emiliana è ottima la mattina a colazione o il pomeriggio a merenda…è sempre il momento buono per mangiarne una fettina. 

Preparazione20 minuti
Cottura40 minuti
Tempo totale1 ora
Porzioni: 10 persone
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COSA SERVE

  • una teglia standard

INGREDIENTI

Per l'impasto:

  • 500 g farina 0
  • 120 g burro
  • 160 g zucchero
  • 3 uova
  • 1/2 limone bio succo e scorza
  • 8 g lievito per dolci

Per il ripieno:

  • 25 g uva passa
  • 150 g pinoli
  • 200 g noci sbriciolate da usare in sostituzione dei pinoli
  • mostarda emiliana o marmellata a gusto

PROCEDIMENTO

  • Mettete a bagno l'uvetta in poca acqua tiepida e sminuzzate grossolanamente le noci se usate le noci
    Preparate nel frattempo l'impasto: disponete la farina a fontana e versate il burro freddo di frigorifero, lo zucchero, le uova intere, la buccia ed il succo di 1/2 limone, la mezza bustina di lievito. 
    Impastate, manipolando il meno possibile e con la punta della dita quel tanto che basta per avere un composto omogeneo. 
    Se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungete un minimo di farina ed impastate ancora.
  • Lasciate riposare l'impasto qualche minuto quindi stendetelo – appoggiandolo su di un foglio di carta forno – formando due rettangoli ( anche uno singolo se preferite una pezzatura più grande) non troppo sottili.
    Ricoprite la superficie con la marmellata e cospargete in modo disordinato l'uvetta strizzata e i pinoli (o le noci sbriciolate). 
    Ripiegate i lati più corti del rettangolo verso l'interno (eviterà che durante la cottura esca il ripieno) quindi, aiutandovi con il foglio di carta forno, arrotolate lungo il lato più lungo. Dovrete ottenere un simil salame.
    Disponete i due rotoli, non troppo vicini uno all'altro, su una teglia imburrata e cosparsa di pan grattato.
  • Infornte a 180° dopo aver spennellato con un rosso d'uovo sbattuto diluito con un goccio di acqua e lasciate cuocere per circa 40 minuti.
  • A cottura ultimata, funziona sempre la prova dello stecchino (pungendo il dolce deve uscire asciutto e senza alcun residuo di impasto), spegnete il forno e lasciate riposare qualche minuto a forno semi aperto. 
    Si formeranno le classiche crepe – è giusto che sia così! -da cui un pò di ripieno fuoresce.
    Gustate la colombina emiliana a colazione con una bella tazza di latte .
    Buon Appetito!

Note

Si conserva perfettamente anche per 15 giorni avvolta in carta forno. 
Portata Dolci, Dolci da credenza
Tipo di Ricetta colazione, cucina emiliana, Natale

Altre ricette tipiche emiliane: la gramigna con la salsiccia – divina!!! – l’erbazzone e le tigelle . Tutte preparazioni facili ma tanto gustose!

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