Vi lascio la ricetta dei roccocò napoletani perchè sono davvero buonissimi ed unici.
Vale assolutamente la pena farli, mangiarli ed offrirli.
Sono di facile realizzazione e profumatissimi! A Napoli non è Natale senza roccocò.
Farina, mandorle, zucchero, pisto e qualche altro aroma rendono queste ciambelline uno sfizio unico ed immancabile durante le Feste. Sono oramai tre anni che li preparo e posso dire che meritano assolutamente un posto d’onore fra le ricette che a Natale non possono mancare.
Ho trovato la ricetta online e l’ho letteralmente adorata sia per la soddisfazione nel realizzarla, che per il profumo di Natale che si sprigiona in cucina ed in casa che per il piacere di mangiarli ed offrirli.
Tradizionalmente i roccocò napoletani sono biscotti duri, non alla portata di tutti, ma oggi è possibile trovarli anche morbidi. In questa ricetta il risultato è un biscotto duro, ma non durissimo. Assolutamente mangiabile per tutti. La differenza di consistenza sta tutta nei tempi di cottura.
Chi dovesse avere problemi di denti, può, pur sempre, intocciare il roccocò nel vin santo o nel vermut.
Cosa rende speciali i roccocò napoletani?
Il loro aroma, la loro consistenza e il perfetto equilibrio in bocca ed il pesto fra gli ingredienti.
Non può e non deve mancare il pisto; senza pisto non potete chiamarli roccocò.
Un mix di spezie fatto di coriandolo, noce moscata, cannella e chiodi di garofano.
Si può preparare anche a casa miscelando, in parti uguali, le 4 spezie e poi tritarle fino ad ottenere una polvere. Io mi sono alleggerita del problema e l’ho comprato bello e pronto da Castroni 😉.

Come nascono i roccocò napoletani?
La ricetta risale al lontano 1320:
sarebbero state le monache del Real Convento della Maddalena di Napoli
ad averli preparati per la prima volta.
Sembra che Il nome “roccocò” derivi
dal termine francese “rocaille”
per via della forma barocca e tondeggiante
simile a una conchiglia arrotondata.
Per tradizione si preparano
a partire dal girono dell’Immacolata Concezione
e per tutto il periodo natalizio.
In questa ricetta l’aroma della buccia di arancio o limone è sostituita dalla pasta di arancio o di mandarino che merita essere preparata perchè davvero semplice e potrete utilizzare in mille altri dolci o ricetta.
Si conserva bene in frigorifero, in un contenitore chiuso ermeticamente, per diverso tempo.
Ed è subito Natale, almeno per i profumi che mi posto dietro fin da bambina, come per il panone bolognese o i lebkuchen.
INGREDIENTI
Per la pasta di arancio o di mandarino:
- 300 g arance o mandarini non trattati
- 150 g zucchero
Per i roccocò:
- 250 g mandorle
- 90 g acqua tiepida
- 1,5 g ammoniaca per dolci
- 250 g zucchero
- 1 cucchiaino pasta di arance o mandarino bello colmo
- 1 filetta aroma di arancio
- 10 g pisto
- 1 bustina vanillina
- 1 cucchiaino cacao anche due se li volete più scuri
- 250 g farina 0
Per la spennellatura:
- 1 uovo intero
- 1 tuorlo
PROCEDIMENTO
Preparate come prima cosa la pasta di arancio o di mandarino:
- Pesate le arance, sciacquatele e dividetele, buccia compresa, in 4 o anche 8 pezzi. Trasferitele in un tegamino ed aggiungete la metà del peso di zucchero.Portate su fiamma bassa e fatele ammorbidire lentamente. Ci vorranno 15-20'. Frullate il tutto fino ad ottenere una sorta di crema; trasferite in un contenitore e ponete in frigorifero a raffreddare.
Per i roccocò:
- tostate le mandorle in forno a 200° tenendole d'occhio perchè non brucino. Devono dorarsi.
- Sciogliete l'ammoniaca per dolci nell'acqua tiepida e mescolate bene. Aspettate 5' ed unite lo zucchero. Mescolate ancora perchè lo zucchero si sciolga. Unite ora la pasta di arance, il pisto e, uno dopo l'altro tutti gli altri aromi ed infine le mandorle. Mescolate ancora perchè il composto sia omogeneo.
- Disponete sul piano di lavoro la farina a fontana e formate un buco bello largo al centro. Versate nel buco il composto appena preparato.
- Con l'aiuto di un tarocco fate assorbire piano piano tutta la farina; l'impasto sarà caldo e non troppo maneggiabile. Appena inizia a prendere forma, quando cioè la farina sarà tutta assorbita, compattate e lasciate raffreddare. Dopo circa un'oretta sarà abbastanza freddo da avere più consistenza per essere formato.
- Formate, con l'aiuto del tarocco e di un pò di farina per lo spolvero, un cilindro da cui taglierete le 12 palline di circa 75 g ognuna. A questo punto date la forma alla vostre ciambelline che appoggerete via via, un pò distanziate le une dalle altre, su di una placca da forno foderata di carta forno. Spennellate abbondantemente con l'uovo più il tuorlo ed infornate a 190° già raggiunti. Cuocete per 15'-18' per averli morbidi, 20-25' per avere invece i roccocò duri. Lasciateli raffreddare completamente prima di staccarli dalla carta. Si conservano a lungo nella classica scatola di latta!
Note
La ricetta è del pasticcere napoletano Simone Esposito