Non so da dove iniziare per raccontarvi di un fine settimana trascorso a Dievole, nella magica cornice del Chianti in Toscana.
Le parole, le idee si accumulano e si confondono, lo stato d’animo nell’ammirare quei panorami mozzafiato è difficile da “concretizzare”.
I pensieri nel vivere l’esperienza tanti, e la scoperta di un angolo di paradiso una sorpresa indescrivibile.
L’antefatto: un invito da parte della MG Logos a trascorrere quel fine settimana a Dievole.
Conoscere il loro olio extravergine di oliva e il loro Chianti Classico era  un’ottima occasione di fuga dalla routine e dallo stress.

olioevodievole

i vini di Dievole

Sono sensibile a tutto ciò che è Toscana, anche se in massima parte legata alla Maremma.
La genuinità, la simpatia, le eccellenze del territorio, il mare e i paesaggi hanno una marcia in più.
Conoscere il Chianti poteva essere un’ottima occasione per confermare tutto o sminuirlo. Sono tornata più entusiasta che mai.
Riduttivo definire Dievole un agriturismo, è di più, è una Signora Tenuta. Dalla struttura, al terreno che la circonda ai particolari, a chi la gestisce e l’arricchisce.
Piacevole e solare Elena Oprea la responsabile del marketing

Dievole è un luogo in cui il tempo sembra fermarsi: il silenzio, il paesaggio, l’atmosfera, l’ospitalità, la struttura e la cucina creano una magia. 

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Dievole o “Dio vuole” E doveva essere proprio la volontà di Dio, agli occhi dei primi coloni, a rendere così accogliente e preziosa questa terra, tanto che mai è rimasta abbandonata.

600 ettari nel territorio del Chianti Classico, a circa 12 km a nord di Siena, che dai 450 metri slm scende in morbide colline fino ai 300 metri delle parcelle più lontane.
Da allora l’impegno è valorizzare il territorio con i suoi ulivi e le vigne.
Oggi l’enologo Alberto Antonini supportato dall’enologo in house Giovanni Alberio, e dall’agronomo Lorenzo Bernini, punta sul Sangiovese e sui vitigni autoctoni.
E tutto questo l’ho respirato a pieni polmoni.

Dalla passeggiata fra i filari,  assaggiare le uve per coglierne le differenze, attraversando il “cuore” della produzione per passare alla degustazione dei vini il passo è stato tanto breve quanto intenso.

acino dievole

A Dievole nelle botti la fermentazione, nel cemento l’affinamento: prima grande sorpresa. 

Così il Chianti Classico mantiene alte e intense le note, l’equilibrio e la freschezza del Sangiovese.
90% Sangiovese, 6% Canaiolo, 4% Colorino; 14 mesi di invecchiamento donano a questo vino mineralità, acidità ed un tannino giovane sì ma maturo..

Divertimento IGT 2015 mi ha conquistata, non sono riuscita a dire di no al bis di Vinsanto. E se non fosse stato per le le 5 di pomeriggio probabilmente avrei fatto il bis di tutto.
Divertimento IGT rappresenta l’identità delle nostre scelte. Ogni vignaiolo di Dievole lascia le sue impronte dorate sulla bottiglia di Divertimento rendendola INIMITABILE. Un gesto di profondo rispetto per chi l’assaggia.
Colorino, Canaiolo, Ciliegiolo e Mammolo e 13,5 % per un rosso rubino con riflessi porpora. Fresco e fruttato, giovane e vinoso in bocca adatto con gli antipasti ma anche come aperitivo.

Quel Chianti Classico 2014  che  in degustazione non ho colto, a cena, fra risotto in salsa verde, guancia di vitello e polvere di acciughe, filetto di manzo, bieta e cipolla arrosto ha colpito il mio palato e tutti i centri percettivi. Vino fruttato, fresco ed elegante. Molto minerale sulla lingua, tannino ed acidità ben equilibrati. Quella mineralità che rispecchia il terreno: calcareo, ma anche argilloso o sabbioso. Dove il clima sembra voler cullare i filari: l’esposizione variabile e variata, accompagnata da notti fresche nei mesi più caldi.

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100% italiano, DOP Chianti Classico  IGP Toscano  l’olio extravergine di Dievole a cui si aggiunge ora “Primo Raccolto”. 

E se degustare i vini è nelle mie corde, nelle mie passioni, non altrettanto posso dire della degustazione dell’olio extravergine di oliva. Ebbene, anche la degustazione dell’olio extra vergine di oliva ha avuto il suo risvolto positivo, conoscitivo ed istruttivo. Vuoi per la professionalità, la cultura, la disinvoltura e la capacità dialettica di Piero Palanti. Vuoi per la qualità degli oli in assaggio che non lasciano quel saporaccio di grasso in bocca, ma si lasciano degustare e scoprire con quello “strippare” l’olio in bocca esce spontaneo.
Il mio preferito? La Coratina, si presenta con una struttura molto “decisa” ed un fruttato medio-intenso di oliva acerba con note di carciofo verde, al gusto, amaro medio-intenso e piccante persistente.
Il primo raccolto offre al consumatore l’opportunità di acquistare una bottiglia di extravergine con una particolare data – legata a qualcosa di personale –  di raccolta e frangitura.

dievole olio

Tanti appuntamenti intervallati dalla cucina eccellente, ricercata, equilibrata e ahimè che non appesantisce affatto 😉 di Monica Filipinska.
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Elena Oprea e Monika Filipinska
Elena Oprea e Monika Filipinska

Che dire? ancora oggi a distanza di quasi 15 giorni rivivo quella magia di Dievole.

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