Credo, e non so se concordate con me, che non ci sia nulla di più particolare della confettura di visciole con quel loro sapore dolce e vagamente acidulo.
E…siccome è tanto buona perché cedere a comprarla e non farcela noi a casa? Vero, le visciole sono rare, le visciole costicchiano, ma anche vero che una confettura fatta in casa da soddisfazioni inimmaginabili ed è sicuramente più sana e più buona.
Sappiamo poi, esattamente cosa ci mettiamo. E giugno è assolutamente il momento giusto per cercarle. Fate come me, le ho chieste al mio fruttivendolo di fiducia e dopo qualche giorno me le ha procurate. Io l’ho preparata l’anno scorso poi, però, il tempo mi è scappato e ve la lascio ora che ancora avete modo di cercare le visciole.
Vi propongo di nuovo una confettura con il Metodo Ferber perché rende la marmellate davvero speciali, con il vero sapore della frutta e, nel caso delle visciole, quel loro particolarissimo aroma rimane intatto. E, non da poco, niente addensanti o pectina, nella confettura di visciole, come in tutte, solo frutta, zucchero e limone.
Suggerimento spassionato, se non siete armate di tanta tanta pazienza o di un valido aiuto da mettere al lavoro, è di comprarvi un denocciolatore.
Vi tornerà utile in diverse occasioni e la spesa è assolutamente affrontabile. Ed in questa confettura di visciole, come in quella di ciliegie, vi sveltirà tantissimo il lavoro.
Pochi i suggerimenti per ottenere una perfetta confettura di visciole, se:

non riducete la quantità di zucchero!
Il metodo gira tutto intorno allo zucchero e garantito che al palato,
all’assaggio, non vi sembrerà eccessivo;
organizzatevi con i tempi per lasciare “macerare” la frutta quanto serve:
fate la prima fase la sera e lasciate alla notte
il compito di sciogliere la frutta;
oppure la mattina e poi la sera cuocete ed invasate;
occhio che denocciolando le visciole qualche nocciolo scappa...
cercate di recuperarne il più possibile.
INGREDIENTI
- 2 kg visciole al netto
- 1,5 kg zucchero semolato
- 1 limone il succo
PROCEDIMENTO
- 1° Fase Sciacquate bene sotto l'acqua corrente le visciole. Tamponatele con un panno pulito e denocciolatele. Versate la frutta, lo zucchero ed il succo di limone nella pentola e portate su fuoco medio. Mescolando quasi in continuazione per far amalgamare bene frutta e zucchero, fate raggiungere una leggerissima ebollizione. Il "tremito" lo definisce. Spegnete e allontanate la pentola dal caldo. Coprite con un foglio di carta forno e lasciate riposare così circa 8 ore.
- 2° Fase Dopo le ore di "macerazione" vedrete come la frutta sarà letteralmente immersa nello sciroppo che si è creato!Riportate la pentola sul fuoco su fiamma vivace; mescolate spesso e schiumate se serve. La confettura risulterà alla fine più limpida. Fate bollire sino a quando, versando una goccia di marmellata su di un piattino freddo , gelifica leggermente e si forma una sottile patina sopra. Inclinando il piattino la marmellata non deve "colare" via. Se usate il T per alimenti – meglio quello a sonda – il punto giusto di gelificazione è a 105°.
- Invasate : Trasferite con l'aiuto di un cucchiaio e di un imbuto largo, se lo avete, la marmellata nei barattoli riempiendoli fino all'inizio del collo. Chiudete con il tappo e capovolgeteli via via sul piano. Lasciateli così capovolti sino a completo raffreddamento. Una volta freddi, rigirandoli, la marmellata scende e si forma il vuoto. La capsula – il tappo – , cioè, si schiaccia verso il basso e sotto la pressione di un dito non si muove su e giù. Non sentite il classico "click- clack" . Se non si dovesse formare il vuoto, nessun problema: trasferite nuovamente la marmellata nel tegame, fate raggiungere l'ebollizione e re invasate. A me, in tanti anni, non è mai successo che non si formasse il vuoto.