Mai fatta una marmellata che, come la confettura di fichi e frutto della passione, si addensasse al punto giusto in davvero 10 minuti.
Fichi e frutto della passione un connubio esplosivo: si integrano, si bilanciano, si sinercizzano.

Dai confessate…se non lo avessi scritto nel titolo, avreste indovinato si trattasse di frutto della passione?

Se siete alla ricerca di una marmellata veloce, facile, buona e che rende tanto, eccola: confettura di fichi e frutto della passione.
Approfittatene prima che i fichi finiscano e se trovate quelli neri, ancora meglio.

Ho usato ancora una volta il Metodo Ferber e vi garantisco che il risultato è sorprendente.
Ho ridotto la quantità di zucchero portandola a 700g per kg di frutta al netto e mi sembra equilibratissima. Non riducetene la quantità

Sono partita da kg 1,5 di fichi e 12 frutti della passione. I fichi vanno lavati bene e privati del picciolo e poi affettati con tutta la buccia. Del frutto della passione, ovviamente, usate solo la parte interna.
Conoscete il detto “Pela il fico all’amico e la pesca al nemico”? Beh…significherebbe di sbucciare sempre i fichi. Mai lo avrei fatto se non avessi letto di lasciarli con tanto di buccia.

Un’unica raccomandazione: se usate il Termometro alimentare spegnete ed invasate appena raggiunge i 105°.
Se invece testate la consistenza con il classico piattino freddo, iniziate a provare dopo 10 minuti dall’ebollizione. Raggiunge la consistenza giusta in pochissimi minuti probabilmente per effetto della parte gelatinosa del frutto della passione. 

confettura di fichi e frutto della passione

Conoscete il frutto della passione? Diventa una passione al primo assaggio 😉 .
La parte commestibile è l’interno del frutto fatto da tanti semi legati da una sorta di gelatina. E’ profumatissimo, tendente al dolce, ma con una nota acidula piacevolissima.
Sapete perché si chiama così?

Il nome fu dato dai missionari spagnoli nell’America del Sud che, vedendo per la prima volta i grandi e splendidi fiori, dal centro rosa o viola, riconobbero nella loro forma i simboli della passione di Cristo: nei tre steli videro i chiodi della Crocifissione, mentre gli stami rappresenterebbero le piaghe di Gesu’, circondati dalla corona di spine; il ricettacolo sarebbe il calice ed i petali le vesti del Signore. Contrariamente a quanto si crede, quindi, il nome non ha nulla a che vedere con le presunte proprietà afrodisiache del frutto stesso.

La prima volta che lo mangiai mi ricordò tanto la granadilla di cui facevo indigestione quando andavo a Lima a trovare i miei genitori.
Bene, ho scoperto che la granadilla non è altro che una varietà di frutto della passione. Si differenzia per il colore della buccia – arancione brillante.
Il frutto della passione che troviamo qui in Italia – maracuja-  ha invece la buccia tendente allo scuro-violetto ed è molto più piccolo.
da: Alimentipedia

Preparazione10 minuti
Cottura30 minuti
Riposo9 ore
Tempo totale9 ore 40 minuti
Porzioni: 10 barattoli da 250 ml
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COSA SERVE

  • 1 termometro alimentare
  • 1 imbuto a cono largo
  • 10 barattoli pastorizzati

INGREDIENTI

  • 1,5 kg 1,5 kg di fichi (al netto 1,2 kg)12 frutto della passione (al netto 200 g) 1 kg di zucchero il succo di mezzo limone al netto 1,2 kg
  • 12 frutto della passione al netto 200 g
  • 1 kg zucchero semolato
  • 1/2 limone il succo

PROCEDIMENTO

  • Lavate accuratamente i fichi, eliminate il picciolo e affettateli il più sottile possibile. Pesate il ricavato.
    Dividete i frutti della passione a metà e, con l'aiuto di un cucchiaino, ricavatene la polpa. Raccoglietela in una ciotola e pesate. 
    Calcolate la quantità di zucchero da utilizzare.
  • Trasferite la frutta e lo zucchero in un tegame (non di alluminio!), irrorate con il succo di limone. Mescolate bene per amalgamare il tutto. 
    Lasciate riposare per un'ora coperto con carta forno. 
    Trascorsa l'ora, mettete il tegame sul fuoco e portate ad un leggerissimo fremito. 
  • Allontanate il tegame dal fuoco, coprite con la carta forno e lasciate riposare circa 8 ore.
  • Poco prima di iniziare a cuocere la vostra marmellata, mettete i barattoli – senza coperchio – puliti ed asciugati, nel forno. Impostate la T a 100° e lasciateli nel forno per 30' da quando raggiunge i 100°. Spegnete il forno lasciando dentro i barattoli. In questo modo i barattoli non saranno freddissimi al momento di invasare e non rischiate che, aggiungendo la marmellata bollente, scoppino. I coperchi andrebbero cambiati ogni volta, ma, se sono in condizione discreta, potete farli bollire per 10 minuti in acqua. Scolateli ed asciugateli bene.
  • Trascorse le 8 ore circa, riportate il tegame sul fuoco e, mescolando spesso portate ad ebollizione la marmellata. 
    Tenete d'occhio l'orologio da qui in poi e fate spesso la prova piattino. Quando, appoggiata una goccia di marmellata sul piattino tenuto in frigorifero, inclinando il piattino, la marmellata gelifica e diventa traslucida, la consistenza è quella giusta. Non deve scivolare via troppo in fretta.
  • Trasferite la marmellata nei barattoli aiutandovi con un imbuto a cono largo per non sporcare i bordi dei barattoli. Se si dovessero sporcare, puliteli accuratamente con uno scottex. Riempite lasciando il collo del barattolo libero. Chiudete bene e capovolgete i barattoli sul piano; lasciateli così sino a completo raffreddamento. In questo modo, andando a capovolgere i barattoli oramai freddi si formerà il vuoto. Se in qualche barattolo non si dovesse formare il vuoto, non allarmatevi. O consumate la marmellata nell'arco di una settimana tenendola in frigorifero, o riaprite il barattolo, riportate il contenuto ad ebollizione e procedete di nuovo ad invasamento. 
    E' speciale davvero!
Portata marmellate e confetture
Tipo di Ricetta home made, marmellate

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