Estate è sinonimo per me, in cucina, di conserve e confetture e questa volta andiamo di confettura di albicocche metodo Ferber.
L’estate ci regala una infinità di frutta e prima di stufarmi di stare in cucina vorrei aver provato marmellate e/o confetture con ognuno di questi frutti meravigliosi.
Ebbene si, sono diventata una sostenitrice del metodo Ferber: il risultato non mi ha ancora mai delusa.
Niente di troppo elaborato, niente di lungo, niente di complicato ed il risultato sa davvero di frutta, quella buona 😉 .
La consistenza è perfetta, il colore e la trasparenza invogliano solo a guardare il vasetto e a mettere in bocca quel sapore di frutta.
Lo so, il metodo Ferber è contestato per la grande quantità di zucchero che prevede, ma vi garantisco che è proprio quella quantità ad accelerare la gelificazione della confettura.
Mantiene intatto il sapore e la consistenza della frutta. Ne riduce notevolmente il tempo di cottura.
Come ho già spiegato lo zucchero riduce la quantità di acqua libera e, di conseguenza, la “stabilità” della conserva. Troverete sempre scritto “consumare dopo 30 giorni conservando al riparo della luce ed in luogo asciutto”.
Se, di contro, preparate confetture da consumare subito, potete liberamente ridurre la quantità di zucchero.
I tempi di cottura per raggiungere la giusta consistenza, però, si allungano.
Per mia esperienza ho sempre cotto un poco di più le marmellate rispetto ai suoi tempi.
Lei usa il tegame di rame – la famosa bassine à confiture – che distribuisce molto meglio il calore e che, per la sua peculiare forma, garantisce una più rapida evaporazione dell’acqua.

E non è detto, anzi sto già studiando, che prima o poi io non ceda a questa pentola in rame.
Mi lascia ancora perplessa l’effettiva necessità di ricorrere a quelle stagnate e/o comunque rifinite da un rivestimento interno diverso dal rame.
Nella confettura di albicocche C. Ferber suggerisce una variante:
aggiungere le mandorle a fettine (100 g) subito prima di allontanare la pentola dal fuoco.
Basta solo aggiungerle e far riprendere il bollore.
Volevo farlo, poi, all’ultimo minuto, mi scordata. E le lamelle di mandorle sono rimaste in dispensa.
Cosa serve per fare la confettura di albicocche metodo Ferber:
- Una pentola larga e bassa: tanto più è larga tanto più si favorisce l’evaporazione dell’acqua e la confettura richiede minor tempo di cottura.
- Cucchiaio possibilmente dedicato solo alle marmellate/confetture
- Un termometro per alimenti: non mi stancherò mai di ripeterlo, è il metodo più sicuro per individuare la giusta consistenza della confettura al momento di invasare.
- Il costo è davvero irrisorio e lo userete in mille altre occasioni.
INGREDIENTI
- 1 kg albicocche al netto
- 800 g zucchero semolato
- 1/2 limone il succo
- 100 g lamelle di mandorle
PROCEDIMENTO
- 1giorno:Lavate e asciugate le albicocche, dividetele in due e togliete il nocciolo. Mescolatele albicocche, lo zucchero ed il succo di limone in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate riposare 1 ora. Versate la preparazione nel tegame e portate a sobbollire mescolando delicatamente. Travasate di nuovo in una ciotola, coprire con pellicola e lasciate riposare tutta la notte.
- 2 giorno:Eliminate la pelle alle albicocche, la confettura sarà molto più delicata. Io non l'ho fatto e, vero che la confettura è risultata un po' più scura, ma buonissima lo stesso. Rimettete il composto nel tegame e portartelo ad ebollizione mescolando spesso. Cuocete a fuoco vivo per 20 minuti circa mescolando e schiumando. 10 minuti i tempi indicati nella ricetta originale. Verificate la consistenza giusta versando qualche goccia su di un piattino freddo di frigorifero: deve appena gelificare raffreddandosi. Se avete il termometro, quando la temperatura arriva a 105° è ora di invasare. A questo punto unite le mandorle se vi è piaciuta l'alternativa, fate riprendere il bollore e… Allontanate dal fuoco la confettura ed invasate
- Chiudete i barattoli, capovolgeteli sul piano sino a completo raffreddamento.