E facciamolo questo peccatuccio di gola per questa Pasqua! La brioche agli agrumi oltre ad essere buona e soffice può diventare anche un anello a treccia da usare come segna posto, centro tavola o semplicemente colorare e decorare la tavola del giorno di Pasqua.
E se poi proprio avanzano vanno benissimo per il pranzo al sacco di Pasquetta e se invece vi viene voglia di farle dopo Pasqua basta non mettere l’uovo di cioccolato colorato e rimane la sofficissima brioche.
Ho preso la ricetta base della pasta brioche da “Peccati di gola” di Luca Montersino, ho solo aggiunto la scorza grattata di un limone e di un arancio e decorato con qualche zuccherino e tenuto conto dei suoi suggerimenti:
- usare un farina ad elevato contenuto proteico (W 300 – proteine 13%) per garantire l’elasticità necessaria all’impasto;
- l’aggiunta del miele ha la funzione non solo di dolcificante, ma anche come nutrimento del lievito e la colorazione dell’impasto durante la cottura;
la macerazione degli aromi per alcune ore prima di essere aggiunto all’impasto, garantisce una profumazione molto più intensa;
l‘aggiunta del sale regala sapore alla pasta, ma rallenta e regola il processo di lievitazione; maggiore sarà il tempo di lievitazione, maggiore sarà la sua digeribilità.

Nella ricetta sono previsti 15 g di lievito di birra per 1/2 kg di farina, io ho sostituito con 100 g di li.co.li.
Soffice, profumata, e delicata, la brioche agli agrumi ha quel non so che in più. La riuscita è garantita.
INGREDIENTI
- 500 g di farina 0 W 300
- 80 g latte intero
- 180 g uova
- 15 g lievito di birra
- 70 g zucchero
- 15 g miele
- 10 g rum
- 2 g buccia di limone
- 2 g buccia di arancia
- 1/2 bacca di vaniglia bourbon
- 180 g burro morbido
- 8 g sale
PROCEDIMENTO
- Versate il lievito nella planetaria insieme al latte tenuto a temperatura ambiente, mescolate per farlo sciogliere. Unite la farina, lo zucchero, il miele, le uova, il rum, la buccia degli agrumi e la vaniglia. Avviate il gancio ed impastate per una decina di minuti a velocità bassa. Unite il burro completamente ammorbidito, un pezzetto alla volta, senza mai aggiungerne prima che il precedente sia stato assorbito ed incorporato nell'impasto. Lasciate lavorare la macchina sino a quando l'impasto non sarà liscio, omogeneo ed elastico. Occorrono circa 20 minuti. Unite il sale e lavorate ancora 5 minuti più o meno. Alla fine l'impasto dovrà essere avvolto intorno al gancio, incordato ( non dovrà lasciare segni sulle pareti della ciotola.
- Formate la palla e lasciate lievitare a T ambiente, coperto da pellicola, sino al raddoppio del volume. Considerate 3 o 4 ore almeno. Rompete la lievitazione appiattendo ed impastando appena con le mani; riponete in frigorifero, sempre coperto da pellicola per altrettanto tempo.
- Formate a questo punto le trecce o le palline o un'unica grande palla, disponete sulla teglia e, ricoprendo sempre con pellicola – importante è creare un ambiente umido – ponete a lievitare nel forno mantenendo una T di circa 30° – mai superiore. A me funziona benissimo accendere la cucina del forno e, ogni tanto, socchiudere lo sportello del forno interponendo un cucchiaio di legno. Lasciate lievitare sino al raddoppio.
- Spennellate con un un tuorlo sbattuto con un goccio di latte, decorate con lo zucchero ed infornate a 180° già raggiunti per 20/30 minuti o sino a quando non appariranno dorati.